Autore
Cécile Oumhani
Casa editrice
Barbès
Anno di pubblicazione
2010
Tradotto dal francese
Le Café d’Yllka, Elyzad, 2009
Emina parte per la Germania a causa della guerra che sta distruggendo il suo paese. Alcuni anni più tardi, quando ormai non è più una bambina, ritorna nei luoghi della sua infanzia, vicino a Sarajevo, con l’intenzione di riordinare i fili ingarbugliati di un passato che, pur svanendo, riaffiora di tanto in tanto, pregnante e inebriante come l’odore del caffè preparato ogni mattina dalla madre. In uno stile evanescente che rievoca le nebbie dei Balcani, Cécile Oumhani ricostruisce la storia di una donna fugacemente intravista dentro un aeroporto, perché, come l’autrice stessa ha spiegato in un’intervista, “i destini che si incrociano, gli incontri mancati mi affascinano”, ed è proprio da questo continuo intersecarsi delle esistenze che nascono i personaggi dei suoi romanzi.
Cécile Oumhani è autrice di poesie e romanzi di origine franco-britanno-tunisina. Con Le café d’Yllka, storia di memoria e nostalgia sullo sfondo della guerra in ex-Jugoslavia, ha vinto il Prix Littéraire Européen de l’Adelf (Association des Ecrivains de Langue Française) nel 2009. Questo è il suo primo romanzo tradotto in italiano.